Come la chirurgia bariatrica migliora l’attività sessuale nei pazienti
L’obesità è a tutti gli effetti una malattia cronica sempre più diffusa anche tra le fasce più giovani della popolazione. In particolare, proprio in occasione dei frequenti lockdown che si sono susseguiti nell’immediato passato, si è riscontrato un incremento delle patologie legate all’alimentazione pari al 30%.
Il maggior consumo di alcool unito alla ricerca di sicurezza tramite il “comfort food” ha sicuramente contribuito nella creazione di abitudini alimentari sbagliate.
Secondo i dati riportati nella nona edizione del nuovo Rapporto sull’obesità in Italia presentato a Milano dall’Istituto Auxologico, riportati da Sanità24 del Sole24ore, si registra un incremento dei casi di sovrappeso e di obesità già tra i giovani in età compresa tra i 18-34 anni (+40% in media).
Dopo i 35 anni, la percentuale si alza in modo significativo per entrambi i sessi raggiungendo valori che vanno oltre il 50%. Quello che oggi preoccupa molto è il sovrappeso in età pediatrica causata da errati comportamenti alimentari ed una vita sempre più sedentaria. Ciò determina disfunzioni metaboliche e psicologiche che candidano l’adolescente ad essere un futuro obeso.
In Italia, questo andamento negativo ha reso possibile la diffusione dell’obesità grave che secondo le stime colpisce oltre un milione di persone, le quali rappresentano il 2,3% della popolazione adulta.
Sessualità e obesità: un ambito che merita ulteriori approfondimenti.
Quando parliamo di obesità ormai sono noti i rischi a carico del cuore, il rischio di sviluppare malattie come il diabete, ipertensione, ma anche alcune forme tumorali.
Tuttavia, l’obesità coinvolge a pieno titolo tutto l’organismo, ed uno degli aspetti che gravano ulteriormente sulla psicologia del paziente, già compromessa da uno stato depressivo o di insoddisfazione personale, è caratterizzato da tutto ciò che concerne la vita sessuale.
Il paziente affetto da obesità, infatti, ha spesso un approccio negativo alla sessualità, quest’ultima ostacolata in parte dall’eccessiva presenza di adiposità e in parte dalle diverse comorbilità che si sviluppano a seguito di un incremento incontrollato di peso.
Diverse ricerche hanno posto l’accento su come, nei soggetti maschi obesi, si registri più frequentemente la disfunzione erettile. L’obesità può essere anche responsabile di un calo di desiderio, riduzione o totale assenza di attività sessuale che accresce il bagaglio di insoddisfazioni personali che gravano, per l’appunto, sulla psiche di un soggetto obeso o gravemente obeso.
Nei pazienti in cui l’obesità è associata a sintomi depressivi, l’utilizzo di psicofarmaci può ulteriormente peggiorare la situazione inducendo uno stato di calo del desiderio che si combina con una mancanza di interesse verso la sessualità in toto.
Il rapporto sessuale per questi soggetti, in particolare per gli obesi più gravi, è impossibile data la difficoltà a muoversi, ma anche per la sensazione di astenia continua, oltre alle limitazioni che possono rendere l’attività sessuale dolorosa e particolarmente delicata.
L’eccesso di peso ha un effetto negativo anche su una serie di ormoni che sono coinvolti nel comportamento sessuale e influenzano anche la fertilità sia maschile che femminile.
Perché la chirurgia bariatrica può rappresentare una soluzione al problema?
La perdita di peso che si verifica dopo un intervento bariatrico secondo gli studi porta, anzitutto, alla remissione di alcune patologie e assistiamo anche a un miglioramento di tipo psicologico.
La perdita di peso, che nei primi mesi post-intervento può essere più rapida, induce nel paziente un maggior ottimismo e convinzione che la propria vita possa non solo cambiare, ma anche migliorare in qualità.
Ciò concerne anche la sfera sessuale: con il ripristino, per esempio, del ciclo mestruale, con il miglioramento del funzionamento erettile, ma anche con la capacità di avere nuovamente dei rapporti maggiormente soddisfacenti.
Tra le linee guida del follow up successivo all’intervento bariatrico, viene consigliato alle donne in età fertile di non intraprendere una gravidanza nei periodi successivi all’operazione, ma di attendere almeno 1 anno e mezzo circa, tempo che può variare a seconda dell’intervento subito e dalla risposta di ogni paziente.
A questa raccomandazione fa da eco quella sulla contraccezione, proprio perché dopo un intervento bariatrico assistiamo a una rinnovata produzione di ormoni sessuali e riproduttivi, che consentono alla donna di poter progettare una gravidanza, dopo aver seguito le tappe di recupero previste nel post-operatorio.
Anche per gli uomini notiamo un incremento della fertilità per cui, se si desidera avere un figlio, dopo l’intervento bariatrico, possiamo assistere a miglioramento delle potenzialità procreative.
Elemento da non sottovalutare è la nuova immagine corporea che il paziente si costruisce e che talvolta può essere ulteriormente migliorata grazie alla chirurgia estetica, con interventi mirati per il paziente bariatrico.
Un’immagine maggiormente aderente alle proprie aspettative influisce positivamente sui rapporti sociali. Si è più disponibili nell’intrecciare relazioni e creare rapporti di intimità con un’altra persona. Non solo, ma il mutato quadro ormonale consente di raggiungere maggior soddisfazione nei rapporti e l’orgasmo.
Naturalmente, per mantenere i risultati e ottenere una perdita di peso costante è necessario attenersi scrupolosamente alle prescrizioni mediche per quanto riguarda la dieta, l’attività fisica e l’assunzione di integratori bariatrici per migliorare la propria qualità della vita e di conseguenza anche la propria vita sessuale.
Per maggiori informazioni sulla supplementazione per il paziente bariatrico, contatta Bio Italia.