Paziente Bariatrico: perché affidarsi a un’equipe multidisciplinare
L’obesità rappresenta uno dei problemi più importanti di sanità pubblica e riduce le aspettative di vita di circa 10 anni. E’ una malattia delicata che può avere sia origini psicologiche che legate ad errati stili di vita e che è causa di patologie che coinvolgono altri organi. Per questo motivo è necessario approcciarsi alla obesità patologica in maniera mirata, attraverso un’anamnesi che tenga presente la complessità della malattia.
L’obesità: perché è un problema legato alla società del benessere?
Se da un lato viviamo in una società in cui il benessere e una vita particolarmente sedentaria rendono ciascuna persona più esposta a problemi di peso, d’altro canto anche la volontà di adeguarsi a modelli socialmente imposti e la frustrazione di non riuscire a raggiungerli spesso tende a cercare consolazione in altro, come per esempio il cibo.
Del resto, cosa c’è di più facilmente raggiungibile del cibo? Basta aprire un cassetto o il frigorifero per trovare tutto il conforto che si sta cercando.
Capita a tutti di avere un attacco “di fame nervosa”; ma se questi episodi accadono di frequente, vuol dire che c’è qualcosa che non va, e non affrontare in maniera corretta le proprie insoddisfazioni può avere serie ripercussioni sulla psiche, ma anche sulla forma fisica.
Si inizia con uno spuntino fuori pasto per poi ricorrere sempre più spesso a cibi pronti e da fast food, proprio perché subito disponibili e in grado di risolvere momentaneamente il vuoto che si cerca di colmare.
Guarire dall’obesità grave è possibile?
All’obesità grave si arriva gradualmente, magari dopo aver provato diete fai da te, non sempre in grado di fornire un adeguato apporto di nutrienti. Talvolta la problematica prende vita già dall’età infantile, quando sedentarietà e sovralimentazione sono uno stile di vita radicato all’interno della famiglia.
La frustrazione di non riuscire a perdere peso, spesso, causa una perdita di motivazione e rende soggetti al pericoloso “effetto yoyo” che mette a dura prova il nostro corpo, trasformandolo e segnandolo, come per esempio avviene per la comparsa di smagliature sulla pelle o con un rilassamento dei tessuti adiposi o la formazione di tessuti pendoli.
All’aumento di peso, inoltre, corrisponde un ulteriore carico dovuto allo sviluppo di malattie di natura endocrinologica o cardiaca, come ipertensione, diabete, difficoltà respiratorie, malattie della pelle e così via.
Curare l’obesità grave è possibile, ma occorre far riferimento ad un’equipe di medici specialisti che aiutino il paziente ad affrontarla in modo adeguato passo dopo passo.
Lo psicologo o lo psicoterapeuta: quando è necessaria questa figura?
Un paziente affetto da obesità è tutta la vita che lotta contro il suo peso ed i disturbi del comportamento alimentare, ma lotta anche contro attacchi esterni, pregiudizi, attacchi emotivi. Diventa fondamentale la figura dello psicologo o dello psicoterapeuta che deve seguire il paziente fin dall’inizio della procedura. Individuare il motivo per il quale si è arrivati a una situazione di obesità grave, qual è il grado di consapevolezza del paziente rispetto al proprio stato di salute e qual è la capacità di affrontarlo. Sono tutti aspetti che devono essere approfonditi per sondare la motivazione nell’intraprendere un percorso fatto di sacrifici necessari.
Allo stesso tempo lo specialista avrà un ruolo importante nelle fasi post-intervento, per risolvere eventuali insoddisfazioni relative alle aspettative Vs la realtà. Talvolta il paziente che approccia alla chirurgia bariatrica ha l’idea che, dopo l’intervento, la perdita di peso sia immediata, ma in realtà il processo è sempre graduale e mai brusco.
Per questo motivo, è necessario educare il paziente alla continuità e alla ricerca di un risultato che possa fare la differenza in termini di salute. Infine, lo specialista deve guidare il paziente verso un percorso di nuova accettazione di sé e del nuovo corpo che sta per conquistare.
Nutrizionista: Quale è il suo ruolo del professionista della nutrizione?
Il dietista (medico) e il nutrizionista (biologo) hanno un ruolo fondamentale nella gestione del paziente affetto da obesità nel momento in cui quest’ultimo decide di sottoporsi a un intervento di chirurgia bariatrica. Questo perché c’è bisogno fin da subito di cambiare le proprie abitudini alimentari e di affiancare queste modifiche a una sana e corretta attività fisica. A volte queste due figure possono essere presenti entrambe.
Nei casi più gravi, infatti, potrebbe essere necessaria una perdita di peso prima di effettuare l’intervento. Inoltre, gli specialisti devono motivare il paziente nel dirigere le proprie scelte verso cibi sani e con un basso apporto calorico, privilegiando anche una certa varietà di alimenti al fine di ottenere anche risultati nel postoperatorio, quando il paziente si trova in una condizione di vulnerabilità.
Il compito del chirurgo bariatrico: la differenza tra medico e mago
Sembrerebbe una battuta, ma non lo è. Molte persone che si accostano alla chirurgia bariatrica credono che vi sia uno spartiacque netto tra la vita prima dell’intervento e la vita postintervento. Naturalmente, non è così.
Il chirurgo bariatrico, dopo l’anamnesi multidisciplinare, ha il compito di illustrare le diverse tipologie di intervento, illustrando quale sia la soluzione più idonea nel caso specifico e aiutando il paziente nella scelta consapevole, oltre a illustrare quale sia il decorso postoperatorio.
Il corpo che subisce l’intervento rimane per lo più lo stesso, solo che l’operazione consente di bloccare l’eccessiva introduzione e assorbimento di principi nutrizionali, inibendo e riprogrammando alcune funzioni dell’apparato digerente.
Quindi al risveglio non ci ritroveremo più magri, ma inizia il processo di dimagrimento che avverrà solo se l’approccio all’alimentazione avviene in maniera sana e si seguono in maniera scrupolosa le indicazioni del decorso postoperatorio.
Infatti è fondamentale che nel postoperatorio il paziente assuma una adeguata e costante supplementazione di integratori di macro e micronutrienti per sopperire alla loro carenze determinata dalla nuova situazione fisiologica. Evitare un deficit di vitamine e minerali significa prevenire l’insorgenza di complicanze quali: anemia, malattia metabolica delle ossa, neuropatia periferica e così via.
Quali sono gli altri specialisti che possono essere interpellati all’interno della equipe?
L’endocrinologo è una figura che fa parte dell’equipe multidisciplinare di chirurgia bariatrica. A seconda delle condizioni del paziente, potrebbe essere necessario chiedere consiglio anche ad altri specialisti. In particolare, può essere necessario l’intervento di un cardiologo oppure di uno pneumologo, nel caso in cui vi possano essere complicanze legate all’apparato cardiocircolatorio e respiratorio. Nel decorso postoperatorio potrebbe servire anche la consulenza di un ortopedico e di uno esperto in chirurgia plastica che aiuti a rimodellare il corpo.
Riassumendo: chirurgia bariatrica ed equipe multidisciplinare
Come abbiamo accennato in precedenza, per ottenere il massimo risultato da un intervento di chirurgia bariatrica è necessario seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. Qualora vi sia la necessità di un’integrazione di nutrienti, è opportuno assumere prodotti specifici come Bariatric e Baritrifast (disponibile sia in compresse che in bustine), a seconda del consiglio medico.
Seguendo scrupolosamente la posologia e i consigli del nutrizionista sarà possibile recuperare lentamente la capacità di mangiare e di approcciarsi al cibo in maniera corretta, per fare in modo che l’intervento non sia stato vano.
Gli integratori Bio Italia sono disponibili in tutte le farmacie. L’assunzione di integratori non deve sostituire una dieta equilibrata e uno stile di vita salubre. Gli integratori Bio Italia sono specifici per i pazienti sottoposti a intervento di chirurgia bariatrica e sono approvati e registrati dal Ministero della Salute.