Obesità: quando è necessario ricorrere alla chirurgia bariatrica
La chirurgia bariatrica è un percorso che inizia con la presa di coscienza da parte del paziente che il suo corpo non è più in grado di compiere le azioni quotidiane in piena autonomia.
L’aumento di peso rende impossibile, talvolta, l’esecuzione dei più semplici movimenti, ma anche di riposare con serenità oppure di avere relazioni sociali appaganti. Inoltre, l’obesità molto spesso si accompagna o aggrava altre patologie.
Il paziente che approda all’intervento bariatrico deve farlo con convinzione e con motivazione perché l’operazione in sé è parte della soluzione, ma non è la meta finale che è rappresentata dalla perdita di peso, che avviene nel corso del tempo.
La perdita di peso nel paziente obeso: le fasi del percorso bariatrico.
Come abbiamo detto la chirurgia bariatrica prevede un percorso a fasi. Si parte con l’analisi delle condizioni del paziente. L’anamnesi non riguarda solo lo stato di salute generale, ma anche l’analisi dei comportamenti e delle abitudini che hanno portato all’aumento di peso.
Una volta stabilita l’idoneità del paziente si seleziona la tipologia di intervento più adatta. L’operazione non è esente da rischi per cui è necessario selezionare il tipo di procedura da seguire per ottenere benefici in futuro.
All’indomani dell’intervento il paziente non si sveglierà “dimagrito”, ma avrà la stessa mole e dovrà seguire un percorso alimentare per abituare l’organismo alla nuova condizione oltre a prendere gli integratori specifici formulati per colmare le carenze nutrizionali.
Perché è necessario sottoporsi a un intervento bariatrico?
La chirurgia bariatrica è una misura salvavita che va effettuata quando ci troviamo in presenza di un’obesità importante, classificata di 2° o di 3° grado.
L’aumento di tessuto adiposo ha un effetto nocivo sul nostro organismo, in quanto peggiora la qualità e l’aspettativa di vita, dato che si associa a diverse malattie di tipo metabolico:
- diabete di tipo 2
- colesterolo
- trigliceridi elevati
Inoltre, può essere causa concomitante allo sviluppo di malattie tumorali e a carico dell’apparato cardiovascolare e respiratorio.
I criteri di accesso alla chirurgia bariatrica
La chirurgia bariatrica è una procedura che può essere applicata in caso si verifichino determinate condizioni del paziente per cui ogni altra terapia, non ha avuto l’esito sperato.
Nella valutazione del candidato idoneo all’accesso alla chirurgia bariatrica, si devono tener presenti alcuni parametri.
Età
Per una valutazione dei rischi e dei benefici, uno dei parametri da tener presente è quello dell’età. Il paziente che deve affrontare un intervento di chirurgia bariatrica deve avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Indice di massa corporea
Un altro parametro che viene valutato è l’Indice di Massa Corporea, che in un paziente affetto da obesità di secondo grado, o comunque da obesità grave supera la soglia di 35.
L’IMC può essere calcolato attraverso una formula molto semplice che mette in relazione il peso diviso l’altezza al quadrato. Per valori compresi tra 35 e 40 parliamo di obesità di secondo grado. Superata la soglia di 40 si parla di obesità di terzo grado.
Malattie associate
Come abbiamo accennato l’obesità grave si associa a diverse malattie quali:
- il diabete di tipo 2
- l’ipertensione arteriosa
- le apnee notturne
- la dislipidemia
- l’osteoartrite
Inoltre, va valutata la storia clinica del paziente soffermandosi sulla eventuale manifestazione di eventi cardiovascolari pregressi. La chirurgia bariatrica, infatti, può ridurre la possibilità di subire un secondo attacco cardiaco.
Sono stati effettuati studi sull’efficacia della chirurgia bariatrica nel paziente a rischio di malattie cardiovascolari, come abbiamo precedentemente trattato nell’articolo Come e perché la chirurgia bariatrica riduce il rischio di attacco cardiaco.
Si deve considerare che la chirurgia bariatrica può contribuire alla remissione di alcune patologie come il diabete di tipo 2 oltre che a una sostanziale riduzione di episodi di apnee notturne.
Colloquio clinico
L’accesso alla chirurgia bariatrica si effettua anche attraverso il colloquio clinico. Oltre ai requisiti sopraelencati si effettua anche un esame dello stato mentale, sia attuale e pregresso, il comportamento alimentare e la storia del peso.
Il successo della chirurgia bariatrica passa anche per la valutazione di accesso alla chirurgia bariatrica che si attua attraverso l’analisi della motivazione, gli aspetti psicosociali e valutando la capacità del paziente di riuscire a seguire il percorso previsto nel post-intervento.
Tutti questi aspetti vengono valutati tramite appositi test. Ricordiamo che il paziente bariatrico deve essere valutato da un team multidisciplinare per stabilire il tipo di intervento prima e la procedura post-operatoria.
Ci sono alcuni disturbi psichiatrici e alcune problematiche come tossicodipendenza, alcolismo e bulimia possono ostacolare l’accesso all’intervento bariatrico.
Bisogna considerare che in base al tipo di intervento a cui si sottopone il paziente il follow up può cambiare. Nel dettaglio, in alcuni casi può essere necessario, oltre al seguire le prescrizioni nutrizionali, il ricorso all’assunzione di integratori bariatrici a vita.
Le mutate esigenze fisiologiche, infatti, impediscono all’organismo di assorbire i nutrienti necessari, per cui è indispensabile assumere degli integratori bariatrici opportunamente formulati.