Diete Vs Chirurgia dell’Obesità: perché le prime falliscono?
L’obesità grave può essere curata con una dieta? Questa è una domanda abbastanza complessa, perché tale patologia non è causata solo ed esclusivamente da un’alimentazione eccessiva, a cui magari fanno da contraltare una mancata attività fisica e una vita completamente sedentaria.
Molti pazienti si impegnano costantemente, ma non ottengono i risultati sperati. Quali sono le cause?
L’obesità: una malattia ancora da scoprire
Cosa sappiamo dell’obesità? Dal punto di vista medico, i pazienti differiscono l’uno dall’altro. Oltre alle cause citate in precedenza, possono concorrere fattori genetici, metabolici e psicologici.
Sicuramente un punto di partenza è rappresentato dal rapporto con il cibo e dal facile accesso a tipologie di diete/digiuni sponsorizzate via web e a prodotti che promettono il dimagrimento istantaneo.
Questo approccio, spesso, è la causa principale della “Sindrome dello yo-yo”. Quest’ultima è la tendenza a dimagrire e a ingrassare in un ciclo continuo; l’atteggiamento a ingrassare e dimagrire denota il fatto che non è stato raggiunto un effettivo equilibrio con il cibo.
Inoltre, un approccio sbagliato a diete e forme di digiuno o l’eliminazione di alcune componenti dalla propria tabella nutrizionale possono causare carenze importanti con un notevole impatto sulla propria salute.
In tal senso, una dieta deve essere sempre formulata da un professionista esperto che ha il quadro completo dello stato di salute del proprio paziente e che lo invogli a percorrere uno stile di vita sano.
Tuttavia, all’azione di un nutrizionista è necessario molto spesso associare il lavoro di uno psicologo, perché proprio l’astinenza da cibi grassi, zuccherini e bibite gassate può generarne il desiderio spasmodico.
Obesità: quando e perché le diete falliscono?
Come abbiamo finora detto, l’obesità, e in particolare l’obesità grave, non è una patologia con confini. La dieta è un’azione preventiva rispetto alla condizione di obesità.
Nel momento in cui bisogna trattare un paziente obeso, non sempre il successo è assicurato, anzi il più delle volte le diete falliscono.
La causa è da riscontrare nel fatto che l’obesità è una condizione multifattoriale che coinvolge anche la genetica e il sistema endocrino. Ciò non vuol dire che la dieta sia inutile, anzi in molti pazienti è necessaria per accedere poi all’intervento bariatriaco.
Il fallimento della dieta, tuttavia, non avviene sempre per demerito del paziente, ma perché ci sono fattori genetici che tendono a riportare l’organismo al punto di partenza, ripristinando quei parametri che costituiscono l’equilibrio energetico geneticamente stabilito che la dieta riesce a modificare solo per un lasso di tempo breve.
Altre volte, invece, il cibo influisce sul sistema di gratificazione, quindi a livello cerebrale, per cui la dieta non è sufficiente per ripristinare la forma fisica e raggiungere il peso ideale. Tra i cibi che possono creare dipendenza molto spesso troviamo alimenti processati, cibi arricchiti con ormoni della crescita, alimenti ricchi di zuccheri e grassi che possono cambiare la risposta dell’organismo.
Capire come la richiesta energetica influisce sull’aumento e/o la perdita di peso è fondamentale per realizzare una dieta che non sia solo una restrizione calorica.
Chirurgia bariatrica: quando diventa l’unico rimedio contro l’obesità?
La chirurgia bariatrica entra in gioco quando l’indice di biomassa(BMI) supera il valore di 35/40 e i vari trattamenti dietetici rischiano di risultare inefficaci. In tal caso, quando si entra in un reparto di chirurgia bariatrica si è seguiti da un team multidisciplinare che attraverso un lavoro di squadra adotterà la strategia di cura più adatta per ogni paziente.
Gli interventi di chirurgia bariatrica sono di diversa tipologia e funzionano o limitando il volume del cibo consumato, oppure riducendo la capacità dell’apparato digerente di assorbire nutrienti, oppure facendo entrambe le cose.
Queste tecniche operatorie fatte in laparoscopia sono garanzia di buoni risultati a lungo termine, proprio perché influiscono sui meccanismi biochimici e fisiologici nei pazienti migliorando la sindrome metabolica e il diabete di tipo 2.
L’intervento bariatrico, tuttavia, non è un punto di arrivo, ma solo l’inizio di un percorso di dimagrimento che grazie ad un regime alimentare adeguato porterà a quello che è l’obiettivo finale: la rinascita di una vita come viene definita da chi raggiunge il proprio obiettivo. Fondamentale sarà, fin dalle prime fasi, assumere integratori e AFMS necessari per mantenere il giusto fabbisogno giornaliero di macronutrienti e micronutrienti.
Proprio per venire incontro alle esigenze del paziente bariatrico, Bio Italia ha messo a punto una linea di integratori e alimenti a fini medici speciali destinati alla supplementazione postintervento.
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