Cosa si può mangiare con la dieta semiliquida post bariatrica?
Nel paziente con obesità grave e con altre patologie metaboliche associate, l’intervento bariatrico non è funzionale solo alla perdita di peso, ma rappresenta una procedura per migliorare la qualità di vita del paziente se non addirittura un salvavita.
Quindi, se le varie tipologie di diete hanno fallito l’unica soluzione che va affrontata con grande motivazione dal paziente. Bisogna considerare l’intervento bariatrico non come un punto di arrivo, ma come l’inizio del processo di dimagrimento, che si sviluppa attraverso un rigoroso follow-up nutrizionale che deve essere seguito alla lettera per ottenere i risultati sperati.
La prima fase della dieta post-intervento permette al paziente di assumere solo cibi liquidi; il secondo step prevede una dieta semiliquida, mentre l’ultimo passo consiste nella reintroduzione del cibo solido.
In questo articolo ci concentreremo sul secondo step della dieta bariatrica, analizzando in che cosa consiste la dieta semiliquida, che cosa può mangiare il paziente e come gestire i pasti.
La dieta semiliquida post bariatrica: in che cosa consiste
La dieta semiliquida rappresenta una transizione tra la fase liquida e quella solida dell’alimentazione post bariatrica. Durante questa fase, gli alimenti vengono preparati in modo da avere una consistenza morbida e facile da masticare o che vengono ridotti in maniera tale che il paziente li possa bere.
L’obiettivo principale di questa dieta è fornire nutrimento senza mettere sotto stress il l’apparato digestivo che deve adattarsi alla nuova conformazione, che varia in base alla tipologia di intervento.
L’equipe multidisciplinare che segue il paziente potrà fornire consigli personalizzati in base a quali alimenti mangiare e come questi ultimi devono essere reintrodotti per limitare eventuali effetti collaterali come reflusso, nausea o vomito oppure diarrea
Alimenti adatti per la dieta semiliquida post bariatrica
Sono diversi i cibi che possono essere consumati in questa fase della dieta e che comprendono, per esempio, le zuppe e i brodi a base di verdure o proteine magre (come il pollo o il pesce). Questi ultimi sono una scelta eccellente per la dieta semiliquida. Tuttavia, bisogna assicurarsi che sia le verdure che la carne siano omogeneizzati o passati al setaccio per una consistenza morbida e digeribile
I frullati proteici sono un’ottima fonte di nutrizione durante la fase semiliquida. Si possono utilizzare proteine del siero del latte sottoforma di AFMS come Dixypro Hp da mescolare con liquidi come latte scremato o bevande vegetali senza zuccheri aggiunti, proprio evitare le carenze di proteine.
Lo yogurt naturale senza zuccheri aggiunti e i budini a basso contenuto di zuccheri possono fornire proteine e calcio. In questa fase, bisogna assicurarsi che questi prodotti abbiano una consistenza vellutata e senza pezzi.
Le salse leggere, come salsa di pomodoro passata o salsa di mele senza zucchero, possono essere utilizzate per insaporire gli alimenti. Inoltre, le puree di verdure cotte, come patate, carote o zucchine, possono essere una fonte di nutrienti.
In questa fase, per assumere cibi proteici, potrebbe essere consigliato l’uso di omogeneizzati per bambini. Si possono scegliere tra varianti a base di carne, pesce o verdure per ottenere anche una varietà di sapori che rendono la dieta meno monotona.
L’importanza della pianificazione dei pasti
Durante la dieta semiliquida post bariatrica, è importante pianificare i pasti in modo da ottenere un’ampia gamma di nutrienti essenziali. Bisogna quindi assicurarsi di consumare proteine magre per favorire la guarigione e mantenere la massa muscolare. Inoltre, bisogna integrare anche verdure cotte per ottenere fibre, vitamine e minerali. È importante suddividere i cibi in piccoli pasti frequenti per facilitare la digestione e bere lontano dai pasti proprio per evitare un precoce senso di sazietà.
Bisogna ricordare che la dieta semiliquida è una fase temporanea nel percorso post bariatrico. Seguire attentamente le indicazioni del proprio medico o dietista e, con il passare del tempo, si potranno introdurre gradualmente cibi solidi in base alle indicazioni ricevute.
È fondamentale riferire al medico eventuali disturbi gastrointestinali che possono riguardare la reintroduzione del cibo e adattare la dieta in base alla propria capacità di tollerare eventuali alimenti.
Infine, in caso di deficit nutrizionali è importante seguire il piano di supplementazione per evitare deficit nutrizionali.